7 febbraio 2007

[ Gustav Klimt – Der Sumpf ]

Grande numero

Quattro miliardi di uomini su questa terra,
ma la mia immaginazione è uguale a prima.
Se la cava male con i grandi numeri.
Continua a commuoverla la singolarità.
Svolazza nel buio come la luce d’una pila,
illumina solo i primi visi che capitano,
mentre il resto se ne va nel non visto,
nel non passato, nel non rimpianto.
Ma questo neanche Dante potrebbe impedirlo.
E figuriamoci quando non lo si è.
Anche se tutte le Muse venissero a me.

Non omnis moriar – un cruccio precoce.
Ma vivo intera? E questo può bastare?
Non è mai bastato, e tanto meno adesso.
Scelgo scartando, perché non c’è altro modo,
ma quello che scarto è più numeroso,
è più denso, più esigente che mai.
A costo di perdite indicibili – una poesiola, un sospiro.
Alla chiamata tonante rispondo con un sussurro.
Non dirò di quante cose taccio.
Un topo ai piedi della montagna materna.
La vita dura qualche segno d’artiglio sulla sabbia.

Neppure i miei sogni sono popolati come dovrebbero.
C’è più solitudine che folle e schiamazzo.
Vi capita a volte qualcuno morto da tempo.
Una singola mano scuote la maniglia.
La casa vuota si amplia di annessi dell’eco.
Dalla soglia corro giù nella valle
silenziosa, come di nessuno, già anacronistica.

Da dove venga ancora questo spazio in me –
non lo so.

Wislawa Szymborska, da Grande numero – Libri Scheiwiller

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18 Risposte to “”


  1. Victor…è speciale unico direi:) Hai ragione:)
    ciao
    cinzia
    p.s. molto belli i tuoi post….

  2. melchisedec Says:

    Splendida. Cita pure Orazio Non omnis moriar, una tra le più belle odi, forse la 30a del III libro. Non ne sono sicuro. Passerò a mente più serena. 🙂

  3. timeline Says:

    Grazie, Cinzia, un forte abbraccio a te e a tutti i ragazzi.

    Mel, vibra di luce in ogni parola 🙂

    Blue

  4. kneff Says:

    un saluto notturno che vorrebbe essere all’altezza della poesia e dell’immagine.

  5. furiogalli Says:

    da dove viene lo spazio interiore, da dove arriva la visione che vibra sull’acqua ? Come mai un pittore che ha esplorato l’amore universale si concentra negli ultimi anni di vita in questi riflessi così particolari ?? Forse perchè lo spazio “dentro” è l’immensità ?? 🙂


  6. la negatività dell’universo si popola di oggetti enigmaticamente quotidiani, di amuleti, che condannano ma anche strappano all’inesistenza chi li possiede o entra casualmente in contatto con essi (!) nonché di presenze salvifiche* di cui pochi hanno il privilegio di cogliere la natura: tracciano misteriose scie di luce nell’angusta soffocante oscurità del creato. Ecco… il pessimismo tramutarsi così in attesa. (G.R.)

    *angeli o donne angelicate o forse angeli demoni (neri)

  7. Medicineman Says:

    ma non siamo sei miliardi?
    alcuni, per fortuna pochi,
    sparano razzi e petardi
    e gridano isterici e rochi.
    Ci salverà la poesia?
    l’ho chiesto alla musa
    mi ha detto và via!
    piuttosto suona la cornamusa.


  8. Un brano di grande profondità…
    Un abbraccio
    Maya

  9. marzia Says:

    Ma sai Blue che mi riprometto da tempo di comprare opere della Wislawa Szymborska?

  10. timeline Says:

    Kneff, un saluto che ricambio con affetto e stima.

    Giorgio, è stato un buon giorno, faticoso ma buono e produttivo 🙂

    Furio, togliamo pure il forse. Penso che l?immensità sia prima di tutto dentro di noi, magari chiusa in profondità?è scavando che affiora, scavando e cercando tracce di noi, senza stancarsi mai?e quando affiora allora è un bel sentire. Almeno, io penso così 🙂

    Pino, sono colpita da questa parole. La capacità di seguire le scie luminose che affiorano nel nostro cammino è quanto di più bello e sorprendente possa accadere. Saperle cogliere è un dono di grande intensità.

    Medicineman, la poesia ci salverà nella misura in cui noi sapremo coltivarla nel nostro intimo.

    Maya, è di un’intensità senza pari…

    Marzia, sarebbe un acquisto ben riposto…e ti piacerà, ne sono certa.

    Blue


  11. Splendida citazione.

  12. Alderaban Says:

    Da qualunque capoverso la prendi è meravigliosa…poche volte ho avuto sensazioni così intense leggendo una poesia.
    Con la Szymborska capita spesso.
    grazie di proporcela

  13. timeline Says:

    Signora delle ore scure, so che sai apprezzare.

    Alderaban, anche a me trasmette moltissime emozioni e mi piace condividerle qui, con tutti Voi che amate la poesia.

    Blue

  14. timeline Says:

    Da Nobel direi, carissimo Vecchio della montagna. Proprio bravina.
    Sorrido

    Blue

  15. axalia Says:

    lo devo avere questo libro
    Mi manca ! :)))))

  16. timeline Says:

    Axalia, per te che ami i colori della poesia sarà una scoperta di puro incanto 🙂

    Blue


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