Se fosse una storia sarebbe ambientata sul lungomare di una spiaggia lunghissima.
Una spiaggia senza inizio e senza fine.
La storia di un uomo che cammina lungo questa riva e forse non incontra mai nessuno.
Il suo sguardo si sofferma ogni tanto ad osservare qualche oggetto o frammento portato dal mare,
le impronte di un granchio, un gabbiano solitario.
Il paesaggio è sempre la sabbia, il cielo, qualche nuvola, il mare.
Cambiano solo e onde, sempre uguali e sempre diverse, più piccole, più grandi, più corte, più lunghe.
Ludovico Einaudi – Le Onde
…il mare e la sua voce…il mare dentro, il mare dell’anima…ascoltando la musica delle onde che arrivano a toccare le corde del cielo.
[ immagine la donna del mare ]
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Grazie a Beatrice per il pulsante, per Isabella un abbraccio di calore.
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13 febbraio 2007 a 09:17
Che sensazione di leggerezza e libertà…immagini e parole preziose.
13 febbraio 2007 a 09:20
se fosse una storia mi piacerebbe essere li anche io
buongiorno
13 febbraio 2007 a 10:27
Buongiorno dolce Blue.
Abbiamo creato un pulsante perchè Isabella sia sempre al centro delle nostre parole.
E’ forse un modo per ricordare a chi entra nel blog che Isabella c’è ed ha un forte bisogno di avere una voce continua.
Ti lascio qui il codice del bottone (per ora visibile da Massimo e da me) sperando che appaiano i codici.
Altrimenti te li spedisco per email.
E’ un modo per essere target=”_blank”>
13 febbraio 2007 a 10:42
in pace come quando è in pace il mare, cristallina come può esserlo solo il mare, avvolgente e calda come il mare di luglio, ondulata e morbida, ma soprattutto Blue.
🙂 smack
13 febbraio 2007 a 12:36
Un bacione cara blue..
13 febbraio 2007 a 18:27
Ciao Blue, ti lascio l’ immagine trasformata.
13 febbraio 2007 a 19:19
Einaudi… 🙂 uno spettacolo per i sensi…
Baci
Pat
13 febbraio 2007 a 19:27
Che bello l’effetto della foto! Non meno le parole di Einaudi.
🙂
13 febbraio 2007 a 20:18
sono vecchio quindi sono giustificato se mi ripeto : non riesco a dipingere il mare e nemmeno ci provo perchè per me il mare è l’infinito…mi siedo lì, ascolto quel respiro continuo, profondo…e basta. nulla rappresenta il mare, il mare è il Tutto 🙂 uè la foto richiama i grandi quadri di Turner…che grande genio, altro che fotografie 😀
13 febbraio 2007 a 20:37
Amo il mare, ascoltare Einaudi è armonia e libertà e molto molto altro.
Axalia, sarebbe una storia piena di luce?baci.
Beatrice, ti avrei scritto io. Stamattina ho letto da Massimo ma ero di corsissima e stasera ho trovato la mail. Grazie, Poetessa dell?Anima. Un sorriso.
Gradi, sul morbida nessuno può darti torto?sorrido e ti bacio sul naso 🙂
Giorgio, ricambio il bacio e ti ringrazio per la tua presenza qui.
Marzia, è bellissima! Ti ringrazio, di cuore.
Pat, uno spettacolo incredibile e pensare che per me è una scoperta nuova e devo ringraziare Marcello e Perla Smarrita che ne parlarono in un post che scrissi tempo fa?ascoltarlo è poesia. Un forte abbraccio.
Mel, è una musica che si diffonde nell?anima in piccole onde.
Furio, mi sembri Plassom di Oceanomare di Baricco. Turner non lo conosco, azz?quante cose non so!!!!! Devo documentarmi 🙂
Comunque è fantastico il sapore del mare.
Blue
13 febbraio 2007 a 21:35
ho sempre letto del tuo amore per il mare… mi auguro almeno che tu viva lì vicino in modo da permettere alla tua vita di non doverne fare mai senza
Maluna
13 febbraio 2007 a 21:37
Maluna, no, non vivo vicino al mare, purtroppo !!! E’ dentro di me, il mare 🙂
blue
13 febbraio 2007 a 21:47
13 febbraio 2007 a 23:54
🙂 dolce notte Blue,
Beatrice
14 febbraio 2007 a 11:10
Furio, davvero notevole il dipinto di Turner, colori che sembrano “esplodere”. Grazie !!!!
Beatrice, ehm…diciamo che la notte è stata un po’ agitata, quasi insonne 🙂
Succede sempre quando sono stanca, il dormire diventa difficile.
Un bacio.
Blue
14 febbraio 2007 a 11:24
Lo sai Blue che la musica di Einaudi e Le onde in particolare è una di quelle con cui scrivo i miei deliri notturni? Quelle note sono poesia e musica. Ti abbraccio forte.
14 febbraio 2007 a 11:39
Ultimamente il mare ci attira tutti come calamite.
E’ come se ci stesse chiamando…
Anche se, ripensandoci, io il suo richiamo lo sento in ogni momento.
Ciao!
Ah, mi sono ripresa finalmente, sono di nuovo in forma!! 🙂
(grazie)
14 febbraio 2007 a 12:03
Un saluto di grande affetto.
(Finalmente stamattina è partita la lettera!! Lo so che sembra impossibile ma ce l’ho fatta!!)
Un abbraccio,
Anna 🙂
14 febbraio 2007 a 17:03
Splendide parole
con una colonna sonora adeguata
un sorriso
Mauri
14 febbraio 2007 a 17:09
..frasi di altri che rammentano il sapore del mare, di quel muoversi come le maree…di quei passi che le orme ricordano..
giochi di pensieri nostri misti a quelli di altri..
un fuggire per poi ritornare…
..piace molto a ..parecchi di noi..
e tu..non ne sei sicuramente “fuori”..
baci..
14 febbraio 2007 a 17:28
Le poesie e le immagini che scegli sono sempre splendide, ma queste, a me che vengo dal mare e che ce l’ho sempre nel cuore, mi hanno particolarmente colpito. Una meraviglia.
14 febbraio 2007 a 17:45
Che il vostro cuore sia sempre colmo d’amore.
Una vita senza amore è come un giardino senza sole
e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare.
~ Oscar Wilde ~
E Amore sia?sempre
Maya
14 febbraio 2007 a 19:19
…vivo immerso nel verde e sono felice di questa mia scelta. Ma il mare, sapessi come mi manca a volte…
un sorriso
Gautier
14 febbraio 2007 a 19:25
Ho visto Ludovico Einaudi in concerto questa estate, è stata un’emozione unica..
Un abbraccio.
14 febbraio 2007 a 20:49
Lettrice M, adesso capisco perché i tuoi ?deliri? sono così intensi?ha un sapore caldo la musica di Einaudi.
Felice di sapere che ti sei ripresa Dafne. Bello vivere nell?abbraccio del mare, respirarlo e ascoltarlo ?parlare?.
Anna, non vedo l?ora di avere tra le mani il librino 🙂
Ti ringrazio e ti abbraccio forte.
Mauri, musica che si trasforma in poesia e abbraccia gli occhi.
Biondograno, quel fuggire per poi ritornare, quel desiderio di chiudersi un momento dentro se stessi per riprendere il filo?un bacio.
Gipsy, una meraviglia ascoltare le note che arrivano in onde e si fermano, in sospensione, dentro una parola, un incanto, un sapore che colora il giorno?
Maya, una splendida citazione la tua, grazie. L?amore che arricchisce con i suoi petali e dona armonia. Un sorriso.
Gautier, penso di capire perché anche io vivo nel verde e mi manca moltissimo la sua carezza. Un abbraccio.
Amoilmare, posso solo immaginare quando sia emozionante perché già solo sentirlo in cuffia fa vibrare d?emozione 🙂
Blue
14 febbraio 2007 a 21:36
la prima volta in assoluto che ascoltai Einaudi, era melodia africana II, tratto appunto da “le onde”…. non l’ho più lasciato.
Questa foto la rappresenta pienamente.
Un carissimo saluto Blue 🙂
14 febbraio 2007 a 22:22
Immagini parole suoni…oro e blu.
non male 🙂
15 febbraio 2007 a 12:41
E’ molto bravo, Einaudi. Ho scritto un paio di articoli sulla sua musica.
Ciao
Scaramouche
15 febbraio 2007 a 13:17
Buongiorno cara Blue. smk.
15 febbraio 2007 a 15:59
Cara Blue, vengo a farmi carezzare idealmente da queste onde.
Abito anche io lontano dal mare e ovviamente mi manca, ma quando lo reincontro ogni anno lo sento urlare, e mi dico che forse non lo sentirei così fortemente se lo vedessi tutti i giorni.
Un abbraccio che è come un’onda, di un mare lontano, ma amico e tiepido.
15 febbraio 2007 a 16:31
Chiud gli occhi e vedo il mio mare. Sento il mio mare, che in inverno è tanto bello.
C.
15 febbraio 2007 a 19:16
Perla, è una meraviglia quel brano, uno dei più evocativi?
Alderaban, ha sfumature di colore infinite; tutta la gamma dei blu e oltre?
Scaramouche, è quella musica che possiede il raro dono di entrarti nell?anima e sciogliersi in colore.
Giorgio, io arrivo sempre di sera a ricambiare?un sorriso!
Ariachiara, penso anche io che sia così; stando lontani per un po?, poi lo si assapora meglio. Bello trovarti stasera. Ti abbraccio forte.
Clara, piace tanto anche a me il mare d?inverno; ha colori straordinari, unici con quel bianco e nero d?incanto che sa accarezzare.
Blue
16 febbraio 2007 a 18:22
sembra di vedere Plasson lì, con l’acqua che gli arriva alle ginocchia e Bartleboom che cerca, e Mme Deverià…
“..Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare. Il mare nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare…”
Il Mare. Che non ci sono parole per descriverlo.
16 febbraio 2007 a 20:27
Platypus, è una lettura che lascia negli occhi sapori e colori sottili, delicati come ali di farfalla…qualche volta forti come se fossero calore sciolto e da respirare lentamente, quasi fossero palpiti di Vita.
Non ci sono parole per descrivere il mare. Si può solo “sentire” sulla pelle e dentro l’anima.
Blue
17 febbraio 2007 a 00:03
altre parole tratte sempre da lì.
“…(parole) alla
fine te ne resta in mano una, una sola. E se la dici, dici il mare.
Una sola?
Sì.
E quale?
Chi lo sa…”
Ci sono le distese d’acqua e poi c’è il Mare. Che lo puoi trovare anche in mezzo al deserto o in fondo agli occhi
18 febbraio 2007 a 11:07
Platypus, il mare, lo puoi trovare in ogni cosa…soprattutto dentro l’anima.
(…) Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare. Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto il mare chiama. ..
..Non fa altro in fondo, che questo, chiamare. Non smette mai, ti entra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti. (…)
Blue